Agenda 21: le basi per un futuro sostenibile
Agenda 21 è il nome del documento stipulato nel 1992 dalle Nazioni Unite che mira alla definizione e alla proposizione di un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
Leggendo questo rapporto, che ormai vanta più di vent’anni, mi sono imbattuto in alcuni temi significativi che riassumerò sotto forma di consigli e ammonimenti.
Alcune parole chiave e qualche citazione saranno utili per definire la natura del testo.
Alcune parole chiave
Sustainability
Sostenibilità è intendere l’architettura non solo nel presente ma anche nel futuro, in un futuro a lungo termine. Oggi siamo tenuti a considerare le problematiche che un edificio dovrà affrontare tra un secolo e prevederne lo smaltimento o il riutilizzo.
Resources
Viviamo in un mondo che si è evoluto grazie ai combustibili fossili. Ora che vediamo i danni che questa energia ha creato e ci rendiamo conto che essa non è inesauribile, cominciamo a pensare all’ottimizzazione delle risorse, prediligendo quelle rinnovabili ed eco-friendly.
Design
Il disegno non è solamente un metodo per rappresentare un progetto, ma è anche uno strumento per ragionare sulla realtà presente e futura. Tramite il disegno, l’architetto può prefigurare uno scenario e, in base alle soluzioni progettuali, cambiarne le potenzialità.
Un buon consiglio
Per rendere possibile uno sviluppo sostenibile a livello globale, è necessario confrontarsi con realtà molto diverse. Grande peso in questo processo lo hanno le autorità locali, che possono far rispettare alcuni criteri con mezzi legislativi.
Sebbene ogni realtà locale sia condizionata da fattori interni ed esterni che differiscono l’una dall’altra, alcune strategie possono essere formulate genericamente, per poi essere declinate nello specifico.
È necessario innanzitutto stabilire dei regolamenti in modo da obbligare gli enti sia pubblici che privati ad adeguarsi a dei livelli minimi di sostenibilità.
Questa misura non è però sufficiente in quanto questi livelli, essendo minimi, molto probabilmente non soddisferanno quei requisiti ambientali definiti a livello internazionale.
L’aumento del prezzo dell’energia può essere un ottimo strumento per stimolare il passaggio a sistemi di risparmio energetico più efficienti.
Istituire incentivi tramite la riduzione delle tasse per gli interventi inclini alla sostenibilità (ristrutturazioni, riciclaggio, ecc.) renderebbe le eventuali alternative meno convenienti e quindi meno desiderabili.
Infine, è necessario promulgare il concetto che la sostenibilità sia un valore aggiunto, in modo da creare una domanda di mercato specifica per l’edilizia sostenibile.
Un ammonimento
Quando si parla di sostenibilità, è frequente pensare all’utilizzo di materiali innovativi e green o al risparmio energetico, dimenticandosi di come questi siano solamente alcuni degli aspetti che questo tema abbraccia.
In alcuni linguaggi la parola sostenibilità è tradotta come durabilità, che pone invece l’accento su un costruire che non è solo attento ai consumi, ma anche ad un costruire che duri nel tempo.
Le tradizioni costruttive locali di molti paesi possono insegnare molto: esse infatti utilizzano materiali del luogo, spesso ecologici, per costruire edifici che possono resistere per migliaia di anni.
Non si sente quindi il bisogno di soppiantare tecniche costruttive antiche con tecniche più moderne (si è visto infatti come ad esempio la prefabbricazione abbia creato quartieri di condomini che dopo pochi decenni risultano fatiscenti). Un valido concetto potrebbe essere quello di mantenere le tecniche antiche, attualizzandole con i moderni standard di qualità ambientale.
La sostenibilità infatti deve essere intesa come un attento ragionamento di salvaguardia dell’ambiente, sia interno che esterno.
Alcune citazioni significative
“Sustainable developement undoubtedly means change.”
“Users should see the environmental issues as one aspect of comfort and consequently as one factor affecting the productivity of the use of the spaces.”
“Although the figure differs from country to country, buildings use about 30% of total energy directly, but if the indirect use is included the proportion in closer to 50%.”
“For components that can be easily reused, the first priority is durability and long service life. For components that are difficult to reuse the requirement will be easy biodegradability.”